Service Learning

Il Service Learning (SL) è una metodologia che congiunge in modo sistematico lo studio curricolare con l’impegno sociale degli studenti. Non è infrequente che gli studenti vengano impegnati in qualche attività di volontariato, ma ciò non costituisce ancora Service Learning, perché manca l’aspetto fondamentale del legame con lo studio curricolare. Nell’ottica del SL, la scuola dev’essere concepita come una istituzione inserita in un contesto sociale e comunitario, al quale intende offrire qualche forma di contributo. Un progetto di SL comincia con l’individuazione di un problema nella comunità. In questa come in tutte le fasi successive è fondamentale il protagonismo degli studenti, che devono essere stimolati a diventare agenti di cambiamento sociale. Una volta individuato il problema, ci si chiede quale contributo può offrire la scuola, ed in che modo questa forma di intervento può legarsi allo studio curricolare. In una città caratterizzata da una forte immigrazione, ad esempio, un liceo linguistico può organizzare dei corsi di italiano per stranieri; in un contesto in cui frequenti siano gli episodi di violenza sulle donne, gli studenti di un liceo delle scienze umane possono studiare ed approfondire il fenomeno ed organizzare una campagna di sensibilizzazione (cosa che è possibile fare anche con altre emergenze sociali: alcol, droghe, dipendenza dal gioco ecc.); gli studenti di un liceo artistico possono valorizzare un museo o un edificio artistico del territorio, studiandolo a fondo ed organizzando un servizio di guide turistiche (magari anche per non vedenti). Le possibilità sono molte, e dipendono dalla capacità della scuola di leggere le esigenze del territorio e di interagire con gli attori locali (in un buon progetto di Service Learning inevitabilmente si attiva un lavoro di rete con realtà associative, enti locali, istituzioni attivi sul territorio). Ma soprattutto un progetto di SL richiede una fase di progettazione molto accurata, che consenta di valorizzare pienamente il contributo delle discipline.
Negli Stati Uniti il SL ha una lunga tradizione, risalente all’insegnamento di John Dewey, ma anche all’esperienza di Jane Addams, l’attivista sociale che a fine Ottocento fondò a Chicago la Hull House, una struttura gestita da ragazze (che si formavano al servizio sociale e al tempo stesso si emancipavano dalla loro condizione) che costituiva un centro sociale per immigrati, per lo più italiani, che vi trovavano una scuola serale, una palestra, teatro, biblioteca, laboratori artigianali ecc. Ma il SL è molto diffuso anche nei paesi dell’America Latina, dove è conosciuto come Aprendizaje y Servicio Solidario. In quest’area il riferimento pedagogico è soprattutto Paulo Freire e l’enfasi è sull’aspetto del servizio più che su quello dell’apprendimento. Da qualche anno la metodologia si sta diffondendo anche in Europa: in Spagna esiste dal 2003 ed è sostenuto da diverse fondazioni; in Olanda dal 2006, e dal 2011 una legge stabilisce l’obbligo di effettuare 72 ore di stage per sviluppare le competenze civiche degli studenti dai dodici ai sedici anni; in Svizzera dal 2006 esiste il Centre Suisse de Service-Learning. In Italia si stanno avviando le prime sperimentazioni, legate all’introduzione, con la legge dell’alternanza scuola-lavoro. Il SL si presenta come una metodologia che consente di organizzare in modo più razionale ed efficace l’esperienza di alternanza, soprattutto stabilendo un legame tra l’esperienza lavorativa e lo studio in classe (una delle critiche all’alternanza scuola-lavoro riguarda il fatto che essa riduce il tempo a disposizione per l’insegnamento curricolare).
Gli studi sul SL mostrano la sua efficacia in molte dimensioni: aumento del senso di responsabilità e nell’autonomia; maggiore motivazione e diminuzione della assenze; maggiore empatia e migliore relazione con gli altri; maturazione di competenze sociali e civiche.

Bibl.: M. N. Tapia, Educazione e solidarietà. La pedagogia dell’apprendimento-servizio, Città Nuova, Roma 2010; A. Vigilante, Il service learning: come integrare apprendimento ed impegno sociale, “Educazione Democratica”, n. 7 / 2014, pp. 155-193; I. Fiorin (a cura di), Oltre l’aula. La proposta pedagogica del Service Learning, Mondadori, Milano 2016.