Tesi 4: Poiché l’essenza della democrazia è il dialogo, il dialogo dev’essere la pratica centrale della scuola

Una democrazia ha bisogno di istruzione e di cultura. Un popolo che non sia informato non può esercitare che in modo molto approssimativo il suo diritto al voto, ed è esposto ad ogni deriva fascista o populista. Ma la formazione culturale, se è condizione indispensabile, non è di per sé sufficiente per costruire una democrazia. Al fascismo, nonostante la sua rozzezza ideologica, non è mancato il contributo di persone di profonda cultura, come il filosofo Giovanni Gentile, autore di una riforma che ancora oggi pesa sul nostro sistema scolastico; e lo stesso può dirsi del nazismo. La democrazia ha bisogno di una cultura aperta, critica, antidogmatica, che è possibile costruire solo attraverso l’esperienza del dialogo.
Dal punto di vista didattico, questo vuol dire che la lezione tradizionale, caratterizzata dalla frontalità, non è sufficiente, né può essere accettata come pratica centrale della scuola. Del resto, se si apprende ascoltando qualcuno che parla ed espone contenuti culturali, perché non sostituire il docente con uno dei tanti efficaci divulgatori culturali della televisione? Un documentario ben fatto è senza alcun dubbio più efficace, sul piano della trasmissione dei contenuti, di una lezione scolastica, anche per la maggiore disponibilità di mezzi economici e di risorse finanziarie. Quale è il valore aggiunto della scuola in un’epoca in cui è facilissimo accedere a contenuti culturali attraverso i mass-media ed Internet? Si tratta, evidentemente, dello scambio dialogico, che è possibile, nella sua forma più piena, solo in presenza. Ma se questo è il valore aggiunto, il di più che solo la scuola può offrire, è evidente che va cercato qui, oggi, il senso autentico del fare scuola. La scuola è il posto nel quale il docente, più che trasmettere informazioni agli studenti, è disposto a discutere con loro le questioni riguardanti il suo campo disciplinare, ma anche ad affrontare con loro, attraverso la sua disciplina, le grandi domande che attraversano l’esistenza di bambini, adolescenti, giovani. Un confronto aperto, costante, profondo. Un confronto che, in una società nella quale le generazioni vivono in mondi sociali separati ed all’interno di questi stessi mondi prevalgono forme di comunicazione superficiale e disimpegnata, solo la scuola può offrire.