Student Voice

Il movimento internazionale Student Voice, nelle sue diverse declinazioni, si riconosce nella convinzione che gli studenti di tutte le età possano e debbano partecipare attivamente alla vita scolastica in ogni suo aspetto, dalla programmazione alla ricerca, dalla valutazione sistemica ai processi decisionali nazionali e locali.
Incoraggiare la partecipazione attiva degli studenti alla vita scolastica significa rompere una lunga tradizione pedagogica che ha sempre ritenuto preferibile lascare i più giovani in una condizione passiva e silenziosa. Lo Student Voice rivendica con forza l'idea che il senso della comunità, i significati dell'educare e dell'educarsi e l'apprendiemento delle procedure democratiche non possono essere insegnati soltanto in via teorica, in assenza di un reale coinvolgimento degli studenti nella vita della scuola. Solo grazie all'allargamento della partecipazione le scuole possono trasformarsi da contesti individualisti, competitivi e impositivi in ambienti che favoriscono l'acquisizione e la sperimentazione di valori democratici.
Attivare un percorso ispirato allo Student Voice non significa quindi soltanto “consentire” agli studenti di esprimere le loro idee in contesti circoscritti e di solito molto limitati. Piuttosto, gli studenti dovrebbero poter attivare essi stessi processi decisionali, condividere con gli adulti la responsabilità delle decisioni assunte, godere dell'autorità di pensare ed implementare soluzioni concrete per la propria classe o per la propria scuola.
Nelle esperienze di Student Voice, il coinvolgimento degli studenti può avvenire ad ogni livello dell'organizzazione, dalla classe alle sedi istituzionali di più alto livello, e riguardare tutte le attività educative, dalla progettazione del curricolo alla progettazione d'istituto, fino a toccare i livelli amministrativi e le decisioni di tipo economico.
Esempi concreti di partecipazione studentesca comprendono: la ricerca attiva sui problemi della scuola o su temi legati alla comunità (progettazione della ricerca, raccolta e analisi dei dati, discussione, elaborazione di piani d'azione); la co-partecipazione alla strutturazione dei curricola, del tempo-scuola, del calendario annuale, all'organizzazione dei servizi scolastici; l'insegnamento agli studenti più piccoli, l'insegnamento peer to peer, l'insegnamento ad adulti; attività di service learning; l'aiuto esperto agli insegnanti impegnati nell'innovazione tecnologica in ambito didattico; la partecipazione a tutte le attività che riguardano la valutazione: dalla valutazione degli apprendimenti (anche auto-valutazione) alla valutazione degli insegnanti e della scuola (comprese le strutture e i servizi).
Trasformare gli studenti in decision-makers a tutti i livelli dell'organizzazione implica naturalmente un lungo processo di apprendimento da parte dell'istituzione, affrontato di solito per gradi di implementazione progressiva. L'obiettivo finale è la creazione di una comunità collaborativa, partecipativa e aperta al territorio in cui studenti, insegnanti e amministratori crescono insieme imparando dall'esperienza e l'uno dall'altro. Oltre la disponibilità ad includere e condividere, un approccio ispirato allo Student Voice richede naturalmente una ristrutturazione organizzativa multi-livello, che implichi come elemento minimo la strutturazione di momenti di ascolto, dibattito, problem solving, deliberazione, azione e valutazione dei risultati.
Per il momento, le esperienze più longeve e significative di scuole strutturate sul modello Student Voice appartengono per lo più all'ambito anglosassone, Canada e Stati Uniti in testa. Da quanto detto, risultarà altresì chiaro che non può esistere una via unica allo Student Voice, non fosse che per la diversità dei sistemi scolastici e delle normative da paese a paese. Al di là di esperienze molto limitate, una via italiana allo Student Voice deve ancora essere costruita.
Il valore del metodo Student Voice consiste principalmente nel sostituire l'insegnamento teorico dei valori democratici e collaborativi con la loro sperimentazione attraverso la messa in pratica quotidiana. L'allargamento della partecipazione ai processi decisionali che riguardano la classe e l' istituto ridefinisce l'azione individuale entro un contesto democratico dove l'ascolto, il dibattito, la deliberazione comune divengono la base di ogni attività. Le ricadute positive dello Student Voice vanno dal maggiore coinvolgimento degli studenti nel processo educativo al miglioramento del clima relazionale all'interno della scuola, dall'accresciuta motivazione individuale ad un maggiore senso di appartenenza alla comunità, dallo sviluppo delle abilità collaborative all'incremento del senso di auto-efficacia. In altre parole, quando gli studenti diventano protagonisti del processo di apprendimento, la scuola può diventare un ambiente significativo per gli studenti e gli studenti stessi possono diventare una forza di trasformazione e cambiamento.

Bibl: K. A. Cooper, M. Sardar (eds.), Student Voice. A Companion to Democracy and Its Discontents, Sense Publishers 2016; L. M. Bell, J. M. Aldridge, Student Voice, Teacher Action Research and Classroom, Improvement, Sense Publishers 2014; S. Darwin, Student Evaluation in Higher Education. Reconceptualising the Student Voice, Springer International Publishing 2016. Si veda inoltre l'utile guida introduttiva di Adam Fletcher, Meaningful Student Involvement Guide to Students as Partners in School Change (2005), reperibile al sito www.soundout.org
In italiano c’è: V. Grion e A. Cook-Sather (a cura di), Student voice. Prospettive internazionali e pratiche emergenti in Italia, Guerini e Associati, Milano 2013.